Gestione impianto di depurazione di San Leo (RC)

L’impianto di depurazione è situato nella frazione di San Leo nel Comune di Siderno (Capofila dei Comuni di Agnana, Antonimina, Canolo, Gerace, Grotteria, Locri e Siderno) ed è stato realizzato in Project Financing tramite procedura aperta ai sensi dell’art. 55 del D. Lgs. 163/2006 ed in esecuzione delle determinazioni a contrarre del Settore 4 LL.PP. n. 279/RS del 4/6/2014, a carico del finanziamento pubblico a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la Coesione (FSC) ex Delibera CIPE n. 60 del 30 aprile 2012 concesso dalla Regione Calabria; e per il residuo importo con risorse a carico del privato promotore.

 

L’impianto di depurazione consortile di Siderno nasce per servire i reflui fognari prodotti dai Comuni di Agnana Calabra, Antonimina, Canolo, Gerace, Grotteria, Locri e Siderno.

Le caratteristiche impiantistiche sono tali da garantire una potenzialità di 83.000 A.E.

  • Popolazione residente: 35.000 A.E.
  • Popolazione fluttuante: 48.000 A.E.
  • Portata giornaliera di calcolo: 16.600 mc/d
  • Portata media 692 mc/h
  • Portata di punta 1119 mc/h
  • BOD(5): 4980 kg/d
  • Solidi Sospesi Totali: 7470 kg/d
  • Solidi Sospesi Volatili: 7470 kg/d
  • Azoto Kjeldhal: 996 kg/d
  • Fosforo: 224 kg/d

Le concentrazioni massime per i carichi inquinanti in uscita saranno nei seguenti valori (Tab. 1 e 3 dall’allegato 5 del D. Lgs 152/06) e precisamente:

  • BOD(5): 25 mg/L
  • COD: 125 mg/L
  • Solidi Sospesi Totali: 35 mg/L
  • Azoto Kjeldhal: 1 mg/L
  • Azoto nitrico: 14 mg/L
  • Fosforo: 10 mg/L

Per motivi logistici l’impianto è fisicamente diviso in due sezioni ossia la sezione pretrattamenti è ubicata in località “Pellegrina” mentre l’impianto è ubicato in località “S. Leo”. e tramite una condotta premente di circa 2 km, le acque trattate nell’impianto di pretrattamento vengono trasferite in testa all’ impianto di depurazione.

Le principali unità operative del Depuratore sono le seguenti:

Il Comparto di PRETRATTAMENTO è stato realizzato ex-novo in località Pellegrina del Comune di Siderno, con l’impiego delle tecnologie più avanzate.

I trattamenti di grigliatura e dissabbiatura avvengono all’interno di un capannone pressurizzato e deodorizzato, mentre la equalizzazione dei reflui ha luogo all’interno di una vasca coperta.

L’insieme dei sistemi elettrici, meccanici e idraulici che compongono il comparto è gestito da un programma di telecontrollo dell’ultima generazione, che ci consente di monitorare in tempo reale i parametri di funzionamento di tutte le apparecchiature, i livelli delle vasche e i valori delle portate trattate.

 

Impianto sollevamento: I reflui provenienti dalla rete fognarie convergono in un unico “pozzetto di sollevamento” Nel pozzetto del sollevamento sono presenti 6 pompe di tipo centrifughe, ognuna in grado di sollevare una portata di 350 mc/h. Il controllo delle pompe è gestito da plc in funzione del livello della vasca del sollevamento stesso.

 

Grigliatura: La dotazione del comparto si compone di due griglie a cestello e un rotostaccio; le macchine sono completamente automatiche e possono funzionare indipendentemente l’una dall’altra, a seconda delle portate in ingresso. Il vaglio raccolto dalla grigliatura viene convogliato su un nastro trasportatore e scaricato in un compattatore che successivamente scarica in un apposito cassone mobile.

 

Dissabbiatura: Avviene su due linee con dissabbiatori rettangolari dotati di carriponte va-e-vieni, sistemi di insufflazione aria ed eiettori. Le sabbie prelevate dagli eiettori sono inviate a un classificatore e stoccate in apposito cassone da inviare a smaltimento.

 

Equalizzazione areata: Al fine di poter disporre di un avvio al trattamento biologico continuo e costante, è stata realizzata una vasca di accumulo-omogeneizzazione delle portate. L’avvio al trattamento biologico di una quantità costante, nell’intero arco delle 24h, e ben omogeneizzata consente di sviluppare un ottimale processo di depurazione.

La nuova vasca è corredata da miscelatori sommersi per tenere tutte le particelle in sospensione e, da aeratore sommerso per fornire la giusta quantità di aria al fine di evitare che si sviluppino fenomeni anossici con possibile emissione di odori molesti. All’interno della vasca sono posizionate n. 5 elettropompe sommergibili tale da trasferire al comparto biologico una portata massima pari a 3,0 Qmn.

Il comparto BIOLOGICO  avviene nell’impianto sito in località San Leo del Comune di Siderno.

Ossidazione:  Sono stati realizzati interventi atti a migliorare la flessibilità delle tre linee di ossidazione aventi ciascuna un volume pari a mc. 2600 nelle quali avvengono le fasi di nitro-denitro.  Nel comparto biologico sono istallate nuove apparecchiature di ultima generazione in grado di ottimizzare il consumo energetico. In particolare un nuovo sistema di areazione con diffusori a bolle fine con n.4 soffianti a vite da …mc/h,  per omogenizzare sono presenti miscelatori ad alto rendimento.

 

Sedimentazione: In uscita dalla fase biologica il liquame è convogliato a tre unità di sedimentazione finale. Si tratta di vasche a flusso radiale, dotate di carroponte con dispositivo raschiatore dei fanghi per la raccolta ed il loro allontanamento.

 

Disinfezione: La disinfezione delle acque residue ha lo scopo di eliminare, o almeno ridurre sensibilmente, i pericoli di infezione connessi con la presenza di microorganismi patogeni, che possono essere contenuti nei liquami, la disinfezione è suddivisa in setti per garantire il tempo di contatto di del disinfettante utilizzato.

 

Linea fanghi

Fango di supero biologico:  Il fango biologico estratto in continuo dai sedimentatori finali, è raccolto in un pozzetto posto fra i tre sedimentatori nel quale sono installate le pompe. L’impianto comprende quattro  elettropompe il ricircolo del fango ai bacini di ossidazione e per l’estrazione dal fango di supero.

I fanghi di supero biologici vengono pompati verso un pre-ispessitore meccanizzato.

 

Stabilizzazione fanghi: Il processo di stabilizzazione aerobica dei fanghi avviene in due vasche aventi capacita ognuna pari a 1430mc, dove viene insufflata l’aria necessaria per il completamento dell’ossidazione della sostanza organica biodegradabile ancora contenuta nelle cellule.

 

Disidratazione dei fanghi: Per la disidratazione del fango di supero stabilizzato si è adottata una stazione di disidratazione meccanica mediante utilizzo di idroestrattori centrifughi, che hanno il vantaggio di poter lavorare in continuo e con qualsiasi ciclo lavorativo.

 

Serra essicamento fanghi:  Lo smaltimento del fango proveniente dalla disidratazione ha sempre comportato particolari problemi, sia per la scarsa capacità dei pochi impianti di trattamento/smaltimento esistenti, sia per il costo elevato. Per questa ragione, il depuratore in località “San Leo” è  dotato di una serra per la disidratazione spinta dei fanghi di supero, primo e ancora oggi unico impianto del genere sull’intero territorio nazionale

La serra utilizza le radiazioni solari ed il potenziale di essiccamento dell’aria come fonte di energia termica per l’essiccamento, senza consumo di combustibili fossili.

 

Laboratorio: All’ingresso dell’area dell’impianto di depurazione San Leo è presente un edificio, adibito ad uffici, spogliatoi per i dipendenti e il laboratorio analisi.

Il laboratorio analisi svolge un monitoraggio continuo per assicurare la funzione di verificare:

  • costante del rispetto dei limiti di legge imposti dalla normativa vigente in materia ambientale.
  • l’andamento dei processi depurativi, mediante il monitoraggio dei vari parametri relativi alle singole fasi di trattamento.
  • scarichi anomali affluenti all’impianto;
  • la presenza di apporti anomali nei corsi d’acqua del territorio gestito.

Le analisi vengono effettuate regolarmente, in diversi punti dell’impianto, per stimare quantitativamente sia gli analiti, sia i parametri principali che caratterizzano le acque reflue e le biomasse responsabili dei processi di depurazione.

   

Tra questi, a titolo esemplificativo, ricordiamo il pH, il COD, l’azoto ammoniacale, nitrico e nitroso.

Il laboratorio, inoltre, è dotato di tecnologie analitiche di nuova generazione e le attività di controllo analitico dei parametri sono eseguite da tecnici abilitati con provata esperienza nel settore.

Unitamente alla strumentazione in dotazione all’impianto di depurazione si è in grado di fornire un servizio di monitoraggio dei parametri di processo completo e funzionale, che consente di intervenire tempestivamente con azioni correttive mirate qualora se ne manifestasse l’esigenza.

Importante osservare la funzione di monitoraggio sulla qualità delle acque dei torrenti presenti nel territorio servito; unitamente ad un attento e puntuale programma di campionamento si è in grado di individuare tutte le situazioni di inquinamento o contaminazione dei corsi d’acqua; si può quindi mettere a disposizione degli organi di controllo uno strumento affidabile finalizzato alla tutela dell’ambiente.

 

Telecontrollo:  L’impianto di depurazione e pretrattamento nonché tutte le stazioni di sollevamento sono dotati di sistemi di controllo e comando elettronici, al fine di aumentare l’efficacia della gestione e la produttività.

L’automazione dei quadri, realizzata mediante logica PLC, permette attraverso ingressi ed uscite digitali ed analogici, la gestione e la supervisione delle varie utenze (macchine, strumenti, fine corsa etc.) costituenti le sezioni di impianto.

Trattamento bottini: L’impianto di depurazione consortile è autorizzato all’accettazione, trattamento e smaltimento dei rifiuti previsti dall’art. 110, comma 3 lettere a), b) e c)  del D.L.vo n.152/2006, sono ammessi al trattamento i seguenti codici con quantità complessiva non superiore a 150 mc al giorno:

  • CER 190802     Rifiuti dell’eliminazione della sabbia
  • CER 190805     Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane
  • CER 200303     Residui della pulizia stradale
  • CER 200304     Fanghi delle fosse settiche
  • CER200306      Rifiuti della pulizia delle fognature